Tossina botulinica: non solo un cosmetico
Indicazioni e linee guida dell'American Academy of Neurology
La tossina botulinica è una proteina neurotossica prodotta dal batterio Clostridium botulinum (comunemente definito Botulino) ed è una delle sostanze naturali più velenose esistenti al mondo.
Nonostante la sua tossicità, la tossina botulinica è usata, in dosi minime, sia come trattamento cosmetico, sia per trattare gli spasmi muscolari dolorosi. A questo scopo viene venduta commercialmente con i più comuni marchi Botox e Dysport.
Indicazioni
Già negli anni '50 i ricercatori scoprirono che l'iniezione di piccole dosi di tossina botulinica di tipo A a livello di muscoli iperattivi, diminuisce l'attività muscolare bloccando il rilascio di acetilcolina nella giunzione neuromuscolare, rendendo così il muscolo incapace di contrarsi per un periododi 4-6 mesi.
È per questo che, come indicato nelle linee guida dell'American Academy of Neurology (AAN), l'uso della tossina botulinica è approvato per il trattamento di spasticità, distonia cervicale, blefarospasmo ed emicrania.
Avvelenamento
L’intossicazione da tossina botulinica può considerarsi rara. Tuttavia, quando avviene è grave e può portare anche a morte che, generalmente, sopravviene per insufficienza respiratoria dovuta alla paralisi dei muscoli coinvolti nella respirazione.
Trattamento
Per fortuna, in caso di avvelenamento, esiste un trattamento.
Questo consiste nella somministrazione di antitossine e nell’esecuzione di ventilazione artificiale. Se il trattamento è tempestivo, l’effetto è veloce ed efficace.
Da quando fu isolata per la prima volta, nel 1928, la tossina botulinica è stata abbondantemente studiata: il suo meccanismo d’azione e la sua duplice funzione, tossicità e trattamento cosmetico/medicale, l’hanno resa famosa in tutto il mondo. Da allora non se ne può più fare a meno.