Lesioni da filler cosmetici: grumi e protuberanze orali

Le complicazioni cliniche correlano con altre patologie

22 aprile 2020 alle ore 20:00

L'iniezione di filler dermici nei tessuti facciali sta diventando sempre più comune nelle donne.

Il trattamento cosmetico a base di filler è utilizzato per correggere inestetismi del viso, come alternativa ad interventi chirurgici e, principalmente, per incrementare il volume delle labbra.

Diversi sono i materiali filler attualmente disponibili. Si tratta di composti naturali o sintetici, capaci di produrre un vasto spettro di effetti, sia clinici che istologici.

Un'analisi retrospettiva

Allo scopo di indagare le caratteristiche clinicopatologiche di donne che hanno fatto ricorso a filler dermico, e le relative complicazioni, tra il 2006 e il 2016, è stato condotto uno studio specifico. La ricerca è stata effettuata in maniera archivistica, consultando database delle unità specialistiche di patologia orale.

Di tutti i casi di filler facciali, oggetto dello studio, il 100% era costituito da pazienti di sesso femminile. L'età media era di 47,6 anni (range: 24-68 anni). 

I più comuni materiali utilizzati per il filling erano quelli a base di acido ialuronico (50%). Meno comuni, ma comunque molto utilizzati, erano: collagene, idrossiapatite e silicone

Come atteso, le labbra rappresentavano il sito più frequentemente oggetto di filling (80%) ed è proprio in quetsi casi che si verificavano grumi e protuberanze orali.

Le complicanze osservate, e le  rispettive diagnosi, erano correlate a patologie piuttosto serie:

  • malattia delle ghiandole salivari, incluse neoplasie (30%),
  • cisti (20%),
  • malattie infiammatorie (10%)

Solo il 20% dei casi patologici erano ritenuti clinicamente correlati a precedenti iniezioni cosmetiche.

È evidente che le complicanze dei filler dermici sono fenomeni tutt'altro che rari.

L'identificazione di eventuali fattori di rischio sicuramente aiuterebbe a prevenire tali effetti collaterali ma gli studi a supporto, al momento, sono ancora deboli.

Intanto, però, laddove si presentassero gonfiori orofacciali dovuti a filler, si potrebbe effettuare una diagnosi differenziale, sulla base di patologie preesistenti. Intervenire tempestivamente sarà la chiave per curarli adeguatamente. 


Dalla fonte: Lisette H. C. MartinPaul M. Hankinson & Syed A. KhurramBeauty is only mucosa deep: a retrospective analysis of oral lumps and bumps caused by cosmetic fillers. British Dental Journal volume 227, pages281284(2019)