Se il desiderio sessuale cala la colpa è del sistema nervoso
L’ipoattività sessuale ha basi scientifiche
Il cervello ha 2 funzioni fondamentali: garantire la sicurezza dell’individuo e salvaguardare la sopravvivenza della specie. Lo strumento principale di cui si serve è il sistema motorio, costituito da una componente volontaria ed una emozionale.
Una recente ricerca australiana ha permesso di identificare con esattezza i neuroni effettivamente coinvolti nel controllo degli organi pelvici e definire, così, le basi patologiche dei disturbi del desiderio sessuale.
Il sistema nervoso emozionale controlla il funzionamento degli organi pelvici
I ricercatori hanno identificato una lunga via discendente che, dall’encefalo, giunge agli organi delle pelvi, stimolando importanti funzioni come la defecazione e le attività sessuali.
I motoneuroni del sistema parasimpatico sacrale innervano gli organi pelvici e sono controllati da uno specifico gruppo di neuroni cerebrali chiamato POSC (centro stimolatorio degli organi pelvici). Il POSC è, a sua volta, guidato dalla PAG (sostanza grigia periacqueduttale) che, per entrare in azione, riceve precise istruzioni da diverse aree del cervello, come l’amigdala e l’ipotalamo.
Le donne con ipoattività sessuale hanno una ridotta attivazione della via PAG-POSC
Nelle donne con disordine ipoattivo del desiderio sessuale si osserva una sostanziale riduzione dell'attività del sistema PAG-POSC. Tale riduzione causa l'assenza di vasocongestione vaginale e di lubrificazione, con conseguente ed inevitabile riduzione dell’attività sessuale. Ecco svelato, in parole povere, il mistero fisiopatologico del calo del desiderio.
Dal momento che le basi scientifiche dell’ipoattività sessuale sono state così spiegate, nasce ora una nuova questione . Esistono farmaci per curarla? Per ora forse no, ma la fiducia nella medicina fa ben sperare. Ci vorrà poco per farsi strada in questo nuovo e affascinante settore.