Chirurgia plastica ai genitali: la parola all’esperto
Elogio medico della normalità
Stop alla vulnerabilità sociale del mondo femminile e alla visione della donna come oggetto sessuale: ecco riassunto, in poche parole, il pensiero di Cheryl lgesia, professoressa di Urologia e Ginecologia della Georgetown University di Washington.
I media propongono modelli falsi e distorti
Il mondo della pornografia e la cosmesi genitale propongono una visione idealizzata e completamente distorta dei genitali femminili. La cosa è alquanto preoccupante, dato che le ultime tendenze dei media sembrano spingere le donne verso interventi chirurgici al solo scopo di raggiungere l’ideale della donna perfetta, dai genitali perfetti.
Storicamente la perfezione femminile risiede nella famosa Barbie: posa plastica e genitali pre-puberali, con labbra minori uniformemente più piccole delle labbra maggiori; immagine ben lontana dalla donna reale.
La medicina elogia la normalità
Sarebbe ora che i medici iniziassero ad insegnare alle donne che, in generale, ciò che è “normale” è anche “giusto”.
È normale che esista una grande varietà nell’anatomia genitale femminile; rientra nella fisiologica eterogeneità della natura umana. È normale che le labbra minori protrudano dalle labbra maggiori; fa parte del processo naturale di crescita, dalla pubertà alla maturità.
Ciò che non è affatto normale è ricorrere alla chirurgia plastica per interventi di taglio e cucito. E, anche se nessuno ne parla, questi ultimi potrebbero procurare conseguenze negative, anche gravi (Chang et al., 2013).
Le normali funzioni dei genitali, quali eccitazione, orgasmo ecc., sono garantite solo da un adeguato flusso sanguigno e un’intatta innervazione della zona periclitoridea, del vestibolo vulvare e della vagina. Se al momento non esistono studi a lungo termine sulla plastica genitale, chi ci garantisce che tali funzioni vengano preservate in seguito ad interventi chirurgici?
La maturità dona bellezza
È stato osservato che, con l’avanzare dell’età, le labbra minori tendono a restringersi diventando atrofiche. Quindi, se proprio non si riesce ad andare d’accordo con i propri genitali, sarebbe meglio aspettare, per qualche anno, il raggiungimento della “matura” età.
La visione della Prof.ssa Iglesia è chiara: la chirurgia plastica non è assolutamente necessaria, eccetto in quei rari casi in cui un’asimmetria, dovuta a condizioni congenite o iperandrogenismo, generi ostruzioni o alterazioni delle funzioni/attività sessuali.
Infine, per tutti gli urologi e ginecologi, la Iglesia sentenzia: NO alla vulnerabilità sociale delle donne; SI ad un'adeguata educazione in materia di sessualità e salute.