I farmaci antitumorali compromettono la sessualità?
Quanto incidono le cure oncologiche sulla vita sessuale delle pazienti?
“Per rispondere a queste domande basta leggere un articolo scientifico che abbiamo pubblicato di recente.
Insieme ad un gruppo di ricercatori svedesi, abbiamo condotto uno studio molto accurato, per valutare le funzioni sessuali nelle pazienti affette da cancro al seno, trattate con una comune classe di antitumorali, gli inibitori dell’aromatasi.
I questionari a cui sono state sottopostele pazienti hanno rivelato che il 42% di quelle trattate con gli inibitori dell'aromatasi è insoddisfatto della propria vita sessuale, e il 50% dichiara di non avere alcun interesse sessuale.
Perché crolla la vita sessuale delle pazienti?
La spiegazione di questo fenomeno risiede nel fatto che il 74% delle pazienti che assumono inibitori dell'aromatasi riporta una insufficiente lubrificazione delle zone intime e nel 56% dei casi si presenta dispareunia (ovvero dolore associato al coito).
La cosa interessante è che queste condizioni sono significativamente più comuni in caso di trattamento con inibitori dell’aromatasi rispetto a quello con farmaci diversi (es. tamoxifene) e rispetto ai casi di pazienti non trattate con antitumorali.
I risultati della nostra ricerca suggeriscono che la disfunzione sessuale nelle donne che assumono inibitori di aromatasi è un problema da approfondire e, purtroppo, è fortemente sottovalutato.
Ci vorrebbe una cura alternativa ma bisogna indagare a fondo la questione per cercare, presto, una soluzione”.