L’assunzione di integratori multivitaminici riduce la probabilità di morte nelle donne con tumore alla mammella in post-menopausa. Questa è la dichiarazione in contro corrente di un gruppo di ricercatori dell’Albert Einstein College of Medicine di New York.
C’è chi dice “no”
Da un po’di tempo a questa parte, gli integratori multivitaminici stanno tentando di farsi strada nel mondo oncologico nonostante, nella comunità scientifica, diffidenza e scetticismo siano all’ordine del giorno. Tanti, infatti, sono gli studi che tentano di persuadere le donne dalla considerazione degli integratori multivitaminici come antitumorali, dimostrando l’assenza di correlazioni tra l’uso di questi composti e l’incidenza del cancro. Parliamo di un’analisi multietnica condotta da Park e colleghi nel 2011, di studi osservazionali (Chan et al., 2011) e di ricerche a sostegno del rischio di mortalità associato a vitamine e minerali (Mursu et al., 2011).
C’è chi dice “si”
Grazie ad un recente e ambizioso studio, comprendente più di 160.000 donne di età compresa tra i 50 e i 79 anni, i ricercatori di New York affermano: gli integratori multivitaminici possono salvare la vita in caso di cancro alla mammella. L’uso di integratori, da parte delle donne che avevano sviluppato il tumore, riduceva significativamente il rischio di mortalità: ben il 30% in meno.
Come non credere a questi dati, soprattutto se dietro tutto ciò c’è una spiegazione scientifica? Alla base del funzionamento degli integratori multivitaminici e dei sali minerali ci sarebbe, infatti, la loro funzione antiossidante. Gli antiossidanti diminuiscono la formazione di nuovi vasi sanguigni responsabili di metastasi e riducono lo stress ossidativo cellulare (Sotgia et al., 2011). In altre parole il potere antiossidante degli integratori multivitaminici potrebbe limitare la progressione del tumore con conseguente riduzione del rischio di morte.
C’è chi dice “si, ma cauti”
Ovviamente, gli autori dell’articolo che descrive lo studio restano ben cauti nel proporre gli integratori multivitaminici come terapia antitumorale e invitano la comunità scientifica all’approfondimento dei risultati qui illustrati. In particolare c’è da indagare il tipo di terapia farmacologica compatibile con l’uso dei multivitaminici e le loro possibili influenze reciproche.
Nel mondo dei sospetti resta una certezza: gli integratori multivitaminici, screditati e talvolta denigrati, nel bene o nel male, non smettono mai di far parlare di sé.