È sicuro mangiare un pezzo di formaggio che sta in frigo da giorni, o mettere un ombretto rimasto nel cassetto per qualche anno?
Un'etichetta intelligente potrebbe aiutarci a rispondere. Ed è questa la speranza di un team di ricercatori che ha sviluppato un nuovo sensore.
Si tratta di un sistema contenente nanostrutture, capaci di cambiare colore quando si legano a composti chimici, che indicano il deterioramento o la contaminazione di sostanze da parte di batteri.
Vantaggi del nuovo sensore
Mentre i sensori attualmente disponibili utilizzano soluzioni liquide, non sempre di facile utilizzo, il nuovo sensore ha tutti i reagenti incorporati in un semplice pezzo di carta, formato francobollo.
Ciò significa che il sensore può essere facilmente aggiunto ai campioni che devono essere testati.
Per esempio, potrebbe essere incluso nella confezione di trucco; essere messo a contatto con l’ombretto incriminato e dare indicazioni sulla “bontà” del prodotto. O potrebbe essere direttamente applicato sul cibo avanzato indicandone, così, lo stato di deterioramento.
Campi di applicazione
I ricercatori, che hanno presentato i loro risultati al 254-esimo Meeting Nazionale dell’American Chemical Society, a Washington DC, hanno già utilizzato il sensore di carta per rilevare composti antiossidanti nel tè e nel vino, per identificarne sia la genuinità che l’autenticità.
Il sensore, aggiungono i ricercatori, potrebbe anche essere usato per identificare nuove piante medicinali o fonti naturali di antiossidanti in aree particolari come la foresta pluviale amazzonica.
Un prodotto davvero innovativo, dunque, che potrebbe rivoluzionare tanto la conservazione quanto l’uso di sostanze cosmetiche e culinarie.
Niente più sprechi: se non si conosce la data si scadenza di un composto o lo si possiede da troppo tempo, non è detto che vada buttato. Basta un semplice foglietto per sapere se il prodotto è buono e se può essere ancora utilizzato.
Comodo, pratico e veloce. Cosa si può desiderare di più per la sicurezza di un prodotto?