L'aumento dell'assunzione di oli vegetali, ricchi di omega-6 come l'olio di soia e di mais negli ultimi decenni ha inavvertitamente triplicato la quantità di acido linoleico n-6 (LA, 18: 2n-6) nella dieta.
Sebbene l'acido linoleico sia nutrizionalmente "essenziale", si sa molto poco su come colpisce il cervello quando presente in eccesso.
La review pubblicata su Science of food fornisce una panoramica sul metabolismo dell'acido linoleico a livello cerebrale e gli effetti di un eccesso di assunzione dello stesso sulla funzione cerebrale.
Evidenze precliniche suggeriscono che la sovrabbondanza di acido linoleico aumenta la vulnerabilità del cervello all'infiammazione e probabilmente agisce attraverso i suoi metaboliti ossidati.
Nell'uomo, l'assunzione eccessiva di acido linoleico materna è stata collegata al neurosviluppo atipico, ma i meccanismi sottostanti sono ancora sconosciuti. Anche se non se ne conoscono le basi molecolari, è evidente che un eccesso di acido linoleico derivante dalla dieta può influire negativamente sul cervello.
È per questo che il potenziale ruolo neuroprotettivo della riduzione di acido linoleico nella dieta merita una valutazione clinica: studi futuri sono a questo punti indispensabili.
Parola di: Ameer Y. Taha. Science of food, volume 4, Article number: 1 (2020) Linoleic acid–good or bad for the brain?